lunedì 25 giugno 2007

UNA POESIA di Alexandra Petrova

et quod vides perisse perditum ducas
Catulli Veronensis Carmina


E allora come mai che prima si sentiva
E adesso più niente?
Il macchinista gira,
il macchinista oscura
il nastro sporco.

Nei giardini del sangue
Sono entrati in massa
Corpuscoli inopportuni.

Ah, fermati, portami con te,
bella libellula,

Insieme in elicottero
Scuciremo i confini di questa carne,
che rimanga adesso fredda nel passaggio.

Su, su
Psicuccia, psichina. E ora che c’è?
Vola!

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